GIOVEDÌ 22 AGOSTO - MARTANO

LARGO PRIMO MAGGIO

ORE 20:00 Piazza Monumento dei Caduti - PROGETTO MATRIA

ore 21:15 LARGO PRIMO MAGGIO - HYSTERRAE

A seguire

ASHÈBLASTA

 

Il 22 agosto, il Festival Itinerante La Notte della Taranta arriva alla sua ultima tappa, a Martano in Largo Primo Maggio. Si conclude il festival, iniziato il 3 agosto e che ha attraversato 19 comuni del Salento, con ben 50 appuntamenti alla scoperta della ricchezza e la bellezza dei centri storici salentini, seguendo il ritmo travolgente della pizzica. Il grande appuntamento ora è il Concertone del 24 agosto a Melpignano (Le), una lunga notte animata dal multiverso creativo del Maestro Concertatore Shablo e grandi artisti come Angelina Mango, Gaia, Ste e Geolier.

La Ragnatela della Taranta prosegue una tappa Extra Festival: il 25 agosto con La Notte delle Ronde a Galatina, dalle ore 21:00 nel centro storico.

 

ORE 20:00 Piazza Monumento dei Caduti – Progetto Matria II al festival itinerante “La Notte della Taranta”. Due appuntamenti: il 22 agosto a Martano e il 24 a Melpignano.

Tutto pronto per i due eventi che concludono la seconda edizione di “Matria. Le lingue di ieri, di oggi e di domani”, il programma regionale per la valorizzazione delle minoranze linguistiche pugliesi lanciato dall’assessore regionale all’Istruzione, Sebastiano Leo, in collaborazione con Ufficio scolastico della Puglia, Apulia Film Commission, Teatro Pubblico Pugliese e Fondazione La Notte della Taranta. Gli eventi conclusivi sono stati inseriti nel festival itinerante “La Notte della Taranta” e ospiteranno gli studenti pugliesi ma anche sindaci, famiglie e comunità, che hanno preso parte a questo percorso all’insegna della riscoperta del prezioso patrimonio culturale di cui la Puglia è custode da centinaia di anni, grazie alla presenza al suo interno di tre isole linguistiche: quella grika, francoprovenzale e arbereshe.

Il primo appuntamento, che conclude il percorso che ha visto impegnata Apulia Film Commission al fianco della minoranza grika, è in programma per giovedì 22 agosto ore 20.30 a Martano. All’evento saranno proiettati i tre cortometraggi realizzati dagli studenti sotto il coordinamento del regista Vincenzo Ardito di Sinapsi Produzioni: Una storia da raccontare” realizzato dall’ I.I.S.S S. Trinchese di Martano (Le), “Zzunna” realizzato con gli studenti degli Istituti Comprensivi di Calimera, Cutrofiano, Martano e Soleto ed infine “Un gusto speciale” dell’Istituto comprensivo “Catanoso - De Gasperi” di Reggio Calabria. Non solo cinema ma anche musica con la sezione di progetto curata dal Teatro Pubblico Pugliese e dedicata alla cultura francoprovenzale. Durante la serata ci sarà quindi anche l’esibizione di due gruppi musicali: la “Corale Nuova Provenza di Faeto” e il gruppo “Terra Nostra Folk” di Celle San Vito.

Nata grazie all’opera di don Raffaele Castielli agli inizi degli anni Settanta, la “Corale di Faeto” è oggi diretta da Giulia D’Aloia e dall’organettista Antonio Carosielli ed è composta da oltre 50 elementi, accomunati dalla passione per la loro terra. Nel loro repertorio: Cumm’ un suajm’ luntan’ (Come un sogno lontano) e Funtan’ d’Fait’ (Fontane di Faeto). “Terra Nostra Folk di Celle San Vito nasce nel 2010 intraprendendo un cammino culturale verso la storia del Sud sposando in pieno la famosa "Questione Meridionale”. Grazie a scrittori e storici locali sono stati scritti brani inediti dove i protagonisti sono i briganti. Il gruppo ha avuto collaborazioni anche con la musica delle minoranze linguistiche arbëreshë, incidendo una raccolta musicale. Nel loro repertorio sono compresi inoltre brani della tarantula garganica e della pizzica. Alla serata saranno presenti, tra gli altri, l’assessore regionale Sebastiano Leo, il direttore dell’Ufficio Scolastico regionale, Giuseppe Silipo con il dirigente dell’ambito territoriale di Lecce, Mario Trifiletti, il sindaco di Martano, Fabio Tarantino, il presidente del Teatro Pubblico Pugliese, Paolo Ponzio, il Presidente della Fondazione Notte della Taranta, Massimo Bray, con il consigliere e sindaco di Soleto, Graziano Vantaggiato, il sindaco di Faeto, Michele Pavia, il sindaco di Celle di San Vito, Palma Maria Giannini.

Il secondo appuntamento, che concluderà, invece, il percorso della Fondazione Notte della Taranta sulla comunità arbëreshë, è inserito nella cornice del tradizionale concertone del 24 agosto a Melpignano. Tutti gli studenti coinvolti saranno protagonisti di uno spettacolo unico di musiche e danza che aprirà la serata, a partire dalle ore 19, portando gli spettatori in un viaggio nella sonorità e nella poetica della lingua arbëreshë, dal Molise alla Puglia.

L’Istituto comprensivo statale “Casalini” di San Marzano di San Giuseppe (TA) porterà in scena “Tarantun” un brano che riprendendo le note della pizzica del luogo inserisce nuove sonorità e parole composte dai 28 studenti coinvolti. Dalla scuola media di primo grado “Mandes” di Casalvecchio (FG) arriveranno le canzoni popolari “Na na na” e “Teresina” interpretate da 16 alunni. Il Liceo musicale “Archita” di Taranto con la sua orchestra composta da 33 elementi eseguirà “Ec Ec” e “Lule Lule” mentre da San Martino in Pensilis in Molise, l’Istituto comprensivo statale “John Dewey” con i suoi 27 partecipanti, regalerà al pubblico di Melpignano il brano “Manushaqe”Sul palco con i giovani protagonisti del progetto anche i musicisti Nico Berardi, Alessandro Chiga e Salvatore Galeanda che hanno curato la parte musicale, Serena Pellegrino e Mattia Politi che hanno guidato le studentesse e gli studenti nel percorso di danza. Presenterà il preconcertone lo scrittore e autore televisivo Chicco Sfondrini.

 

Ore 21:15 LARGO PRIMO MAGGIO - HYSTERRAE

Hysterrae è un progetto musicale unico nel panorama della World Music italiana, nato dall'incontro di tre artiste provenienti da culture etniche e musicali diverse, affiancate da un polistrumentista iraniano e un producer di musica elettronica. Il gruppo, composto da Cinzia Marzo, Irene Lungo, Silvia Gallone e Pejman Tadayon, crea un'esperienza sonora ipnotica che attraversa confini culturali e geografici, dall'Iran alla Campania, dalla Valle d'Itria al Salento, e oltre. Il loro album di debutto, intitolato "Hysterrae", riflette il concept originario del gruppo: il termine "Hyster" deriva dal greco antico e indica il ventre materno, simbolo qui del ventre della Terra ("terrae" in latino). Questo nome racchiude l'essenza del progetto, che mira a superare i confini etnici per trasmettere un messaggio di unità e consapevolezza: tutti siamo parte di un'unica grande entità, Madre Terra. Le tracce dell'album mescolano ritmi percussivi e polifonie vocali evocative con elementi di dub e EDM, creando un rituale musicale che unisce le radici antiche con la tribalità elettronica del sound contemporaneo. Questo viaggio sonoro porta l'ascoltatore in uno stato di trance, dove le voci femminili e le melodie circolari evocano una potente energia ancestrale. Prodotto dalla label Linfa e distribuito da Absilone / Believe Music, l'album ha ricevuto il supporto di NuovoImaie per le Nuove Produzioni Discografiche 2022/2023. Hysterrae rappresenta un dialogo tra passato e presente, dove la tradizione incontra l'innovazione, creando un linguaggio musicale universale e senza tempo. Componenti del gruppo: Cinzia Marzo (voce, flauti): cantante e fondatrice di Officina Zoè, simbolo della rinascita della pizzica salentina. Irene Lungo (voce): cantante con Opa Cupa e Girodibanda, ex collaboratrice di Edoardo Bennato & Taranta Power. Silvia Gallone (voce, tamburi a cornice, percussioni, scacciapensieri): polistrumentista in Officina Zoè, con precedenti collaborazioni con Ambrogio Sparagna e l'Orchestra Popolare Notte della Taranta. Pejman Tadayon (saz, daf, ney): polistrumentista specializzato in strumenti iraniani e mediorientali. Hysterrae non è solo un gruppo musicale, ma un progetto che rappresenta una nuova visione della musica come strumento di connessione e riscoperta delle radici comuni, in un mondo sempre più interconnesso e globale.

 

Ashèblasta Apulian Un_Popoular Music
Voci arcaiche, bassi graffianti, tamburi antichi e ritmi rituali, racconti di terra e di mare. Il progetto Ashèblasta porta la firma di Roberto Chiga ai tamburi, programmazioni, Mario Esposito al basso e Peppo Grassi al mandolino e mira a spostare la musica salentina dalle piazze ai club, per farla ballare a tutti, non solo d’estate. Punta a raccontare le storie dei giovani di oggi, attraverso una nuova musica popolare, in cui identificarsi e che affida alle voci degli anziani il mito ossessionante del ragno salentino. Ashèblasta in dialetto griko è il nome di un “pizzo” (pane condito) tipico di Zollino, senza forma impastato con ingredienti semplici che messo in parallelo con la musica diventa un meltin pot di stili, melodie, ritmi, strumenti. Un Tamburo, un Mandolino e un basso si uniscono a campionatori, synth, drum machine, per continuare il rito che fa ballare per guarirsi. La musica è tutta originale ed è basata sui ritmi ossessivi della pizzica-pizzica e delle tarantelle che talvolta viene messa in contrasto con la Cumbia, ritmi gnawa, beat hiphop, musica elettronica e loop insistenti. Ospite speciale Giancarlo Paglialunga, voce e tamburello, dell'Orchestra Popolare “La Notte della Taranta”.

 

Tema dell’edizione 2024 del Festival è Responsabilità. Dopo la scomparsa dei grandi maestri della musica popolare Luigi Chiriatti, Daniele Durante, Giovanna Marini, il Festival presenta i gruppi di riproposta popolare che nel corso degli anni hanno ereditato il ricco patrimonio di canti della tradizione e sperimentano costantemente nuove connessioni.

 

INGRESSO GRATUITO

 

Il Festival Itinerante è un progetto culturale della Fondazione La Notte della Taranta sostenuto da Regione Puglia e Ministero della Cultura, in collaborazione con Unione dei Comuni della Grecìa salentina e Istituto Diego Carpitella. Il Festival viaggerà ad emissioni zero con il contributo di Mercedes Gruppo De Mariani. Artisti e ospiti viaggeranno a bordo delle auto elettriche nel rispetto dell’ambiente.

 

#nottedellataranta  #WeAreinPuglia

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