PER LA PRIMA VOLTA IL FESTIVAL ITINERANTE A GALATONE

4 AGOSTO GALATONE

ORE 19 LABORATORIO DI PIZZICA E TAMBURELLO-PIAZZA SAN SEBASTIANO 

ORE 19 VISITA GUIDATA DEL CENTRO STORICO PROF.DANIELI-PIAZZA SAN SEBASTIANO

ORE 21 ALTRA TELA-PIAZZA COSTADURA

ORE 22 CONCERTO RAGNATELA-PIAZZA SAN SEBASTIANO

 

Per la seconda tappa il festival itinerante “La Notte della Taranta”  il 4 agosto approda per la prima volta nel comune di Galatone: un territorio che offre agli spettatori dell’itinerante il piacere di uno spettacolo tra chiese tardo-rinascimentali e barocche, case "a corte" e palazzi ottocenteschi.

Significativo il suo inserimento tra le tappe del festival dati gli eventi storici che legano la città alla storia della pizzica: si registra qui, infatti, un’importante incisione ad opera degli etnomusicologi Alan Lomax e Diego Carpitella. Giunti nel Salento nell’agosto del 1954, affascinati dai canti popolari dei galatonesi Biagiu ti li fogghe e Pippinu Camisa, arricchiscono la tradizione con la produzione di un’originale pizzica col cupa cupa e il tamburello a frizione, nota oggi come pizzica di Galatone. 

Come già accaduto per la tappa di Corigliano d’Otranto, si tiene qui un laboratorio di pizzica e tamburello che permette al pubblico di conoscere le basi della pizzica-pizzica e la tecnica per suonare lo strumento principe della tradizione etnomusicale salentina, il tamburello. Il laboratorio di pizzica è aperto a tutti, mentre per il laboratorio di tamburello è necessario portare il proprio strumento ed è previsto un numero max di 30 partecipanti. Per prenotare chiamare il 324 059411.

Il laboratorio è curato dai danzatori del Corpo di ballo de “La Notte della Taranta”: Stefano Campagna, Marco Martano, Lucia Scarabino e Mihaela Coluccia. L’appuntamento è alle 19 in Piazza San Sebastiano.

In concomitanza con il laboratorio di pizzica e tamburello, il prof. Francesco Danieli, cofondatore della rivista «Spicilegia Sallentina», semestrale volto alla riscoperta e valorizzazione dei tesori culturali e ambientali di Terra d’Otranto e già direttore della collana editoriale «Gli Argonauti», strumento scientifico che accoglie studi a carattere storico, artistico e antropologico culturale, guida gli spettatori nel centro storico della cittadina per far scoprire loro le bellezze artistiche e architettoniche del borgo.

La visita parte da Piazza San Sebastiano dalla quale si accede all’antico circuito urbano del centro storico che si snoda in un reticolo di strade da cui poter ammirare case “a corte” e antichi palazzi, come il palazzo Marchesale, oltre che architetture di impianto romano.

Buona parte dell’itinerario è però dedicato agli oratori gentilizi e alle numerose chiese che affollano la cittadina come: la chiesa madre, l’Insigne Collegiata di Santa Maria Assunta gioiello del Rinascimento salentino e il Santuario del Santissimo Crocifisso della Pietà, simbolo del barocco leccese.

Essendo Galatone nota come la città delle 40 chiese e dei 40 frantoi, il tour comprende anche un passaggio ai frantoi proto-industriali e a uno di quelli ipogei.

La visita guidata è gratuita e aperta a tutti, gradita la prenotazione al numero 324 0594511.

 

Per i concerti di Altra Tela alle ore 21 il Salento incontra la tradizione romana con un’ospite d’eccezione. Dopo essere stata una delle voci femminili italiane chiamate a reinterpretare alcuni brani della tradizione popolare salentina protagoniste al Concertone di Melpignano del 2016, torna questa volta nella tappa del festival itinerante, l’eclettica Tosca, ospite del progetto dell’artista salentina Ninfa Giannuzzi. Insieme a loro la polistrumentista iraniana Shadi Fathi.

Amartìa”- “peccato”, è rinascita. In questa chiave si inquadra il progetto di Ninfa Giannuzzi, uno spettacolo che si sviluppa con una scaletta che segue una scia di storie minime, popolari, racconti di tentazioni e azzardi, come la riproposta di canzoni ormai consolidate nella tradizione spogliate da orpelli e stereotipi interpretativi. Ninfa Giannuzzi racconta la sua rigenerazione e con lei sulla scena Tosca, cantante e attrice eclettica, ricercatrice musicale e sperimentatrice protagonista del Festival dopo aver partecipato al concertone del 2016. Un dialogo tra storie romane e salentine. In scena anche la polistrumentista iraniana Shadi Fathi, Giorgio Distante alla tromba ed elettronica, Dario Congedo alla batteria e percussioni e Federico Pecoraro al basso.

Sul palco anche il chitarrista e arrangiatore Valerio Daniele e la performance pittorica dell’artista Egidio Marullo che fa da scenografia e contrappunto visivo alla musica.

L’appuntamento è in piazza Costadura.

 

Al termine del concerto Altra Tela, un’ora più tardi in piazza San Sebastiano si esibiscono l’Orchestra della Cupa: Enza Pagliara e Banda R. Quarta di Monteroni e a seguire Scazzacatarante.

Enza Pagliara, voce e tamburello dell’Orchestra Popolare de La Notte della Taranta, impegnata da anni nel recupero del repertorio dei canti della tradizione, propone un nuovo progetto.

Con la Banda R. Quarta di Monteroni, Enza dà vita a un concerto per banda e voce sola. I canti della tradizione, in questo concerto, incontrano le arie della banda per far rivivere le atmosfere tipiche dei giorni di festa. I brani arrangiati da Antongiulio Galeandro, da Luigi Morleo e dall’indimenticato Piero Milesi sono stati riadatti per gli ottoni, le percussioni e per la voce di Enza Pagliara da Marco Grasso. La scena e il set design sono firmati da Isabella Faggiano.

 

È un gruppo musicale originario della vicina Galatina quello che si esibisce subito dopo sul palco a Galatone, si tratta degli Scazzacatarante. La passione per la pizzica-pizzica è l’elemento che accomuna i giovani musicisti che decidono di portare avanti la tradizione popolare salentina.

I componenti del gruppo sono: Antonio De Giorgi (voce e tamburello), Davide Donno (voce e tamburello), Pantaleo De Pascalis (fisarmonica), Roberto Margari (clarinetto), Carmine Potenza (basso acustico ed elettrico) e Matteo Gaballo (violino e voce).

Nei loro concerti, grazie al connubio tra strumenti tradizionali ed elettronici, si passa da brani di pizzica-pizzica originali, a brani rivisitati in chiave moderna senza mai tralasciare la grande tradizione dei canti e degli stornelli dei grandi cantori del Salento.

“La prima volta di Galatone al festival de “La Notte della Taranta” è motivo di orgoglio per una comunità come la nostra, profondamente legata alle radici storiche della tradizione popolare della pizzica che negli anni Cinquanta ha affascinato gli etnomusicologi Lomax e Carpitella che hanno deciso di catturarne l’essenza nel loro noto lavoro storico-documentaristico. Per questo siamo felici e onorati di poter accogliere non solo i salentini, ma anche i tanti turisti che sono in questo periodo nella nostra terra, invitandoli a scoprire le bellezze della nostra cittadina, della nostra tradizione musicale e della nostra pizzica di Galatone”.

Così il sindaco di Galatone Flavio Filoni commenta la novità di questa edizione con la tappa nella città da lui guidata.