Prosegue il Festival itinerante de La Notte della Taranta. 11 agosto a Zollino con lo spettacolo “Ribelle e mai domata” e il concerto degli Alla Bua

Parte con lo spettacolo “Ribelle e mai domata” la settima tappa del festival diffuso più grande d’Europa, il Festival itinerante de La Notte della Taranta, l' 11 agosto a Zollino.
Lo spettacolo curato da Bosio Teatromusica che vede tornare in scena il cast di “Mira la rondondella: musica, storie e storia dai Castelli romani”.  È un racconto familiare, che nasce dall’intervista di Alessandro Portelli alla famiglia Menichetti. L’intervista è tratta dal volume “Ribelle e mai domata. Canti e racconti di antifascismo e resistenza che contiene dodici interviste ad altrettante donne, che ricordano la propria esperienza sotto il fascismo, durante il conflitto e la resistenza, e propone un ampio repertorio di canti partigiani e antifascisti dell’area centro-meridionale. Nello spettacolo il racconto di Iva Manieri, moglie di Mario Menichetti, e delle sue cinque figlie, ripercorre le vicende biografiche di Mario e della sua famiglia: l’attività antifascista clandestina di Mario, la brutale repressione fascista e la morte di alcuni compagni di lotta, la condanna al confino a Ustica, la gioia per la caduta del fascismo e il terrore dei bombardamenti, le privazioni, la fame, le difficili e precarie condizioni abitative che segnarono la vita quotidiana della numerosa famiglia. Le vicende dei Menichetti si intrecciano con quelle complessive dell’Italia e di Roma, nei difficili anni del fascismo, del secondo conflitto mondiale e del dopoguerra. Vengono poi presentati stornelli, canti rituali più noti, canzoni narrative e serenate d’amore, che pescano da un ampio repertorio popolare. Matilde D’Accardi e Gabriele Paupini, (voci narranti e canto) Sara Modigliani (voce narrante e canto) Roberta Bartoletti (organetto) Massimo Lella (chitarra) Gabriele Modigliani (chitarra).
“Ribelle e mai domata”, concerto Altra Tela, partirà alle 21.30 in piazza Sandro Pertini.
 
Spetterà invece al gruppo salentino degli Alla Bua, animare il concerto Ragnatela, alle 22.30 alla villa comunale. Gli Alla Bua nascono dalle esperienze più tradizionali della cultura musicale salentina. Si formano inizialmente tra le ronde della storica festa di San Rocco a Torrepaduli, nelle notti itineranti del canto pasquale di Santu Lazzaru, nelle tipiche feste delle curti fatte di vino, voci spiegate e incessabili tamburelli. Tra questi suoni si sono uniti i sei componenti del gruppo, provenienti da vari paesi del Salento (Casarano, Torrepaduli, Collepasso, Cavallino fino alla grica Sternatia), con la comune coscienza di sentire propria l’eredità della musica popolare, appresa direttamente nelle proprie case e con la grande passione di suonarla, tramandarla e divulgarla. Alla Bua era una locuzione utilizzata dagli anziani del Sud Salento (nelle osterie di Alliste e dintorni) per accompagnare i canti di lavoro o d’amore. Alla Bua starebbe dunque per altra via, altra cura, altra malattia, medicina alternativa.
 
Durante tutta la serata sarà possibile gustare la Sceblasti per la sezione Il Cibo della Taranta, in piazza Sandro Pertini. La Sceblasti (in grico ‘senza forma’) caratteristico pane condito, è un prodotto agroalimentare tradizionale, inserito dal 2006 nell’apposito elenco del Ministero delle Politiche Agricole. Nel laboratorio curato dalla Cooperativa Comunità Zollino saranno illustrati  origini e  storia del prodotto e gli ingredienti che lo compongono. La dimostrazione pratica della preparazione consentirà ai presenti di gustare la sceblasti che sarà cotta nel tradizionale forno a legna