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IL 22 AGOSTO, IL SALENTO INCONTRA L’UMBRIA A CUTROFIANO

Il festival itinerante La Notte della Taranta si avvicina alle ultime tappe. Il 22 agosto arriva a Cutrofiano con due iniziative: Altra Tela alle 21.30 e la tappa del festival un’ora più tardi.

Per il primo appuntamento in piazza Cavallotti si esibiranno Lucilla Galeazzi, Antonio Amato, Nico Berardi con Fiore de campo, fiuru de sirenu: lo stornello tra Umbria e Salento. Dire stornello è riportare tutto al tempo della civiltà dello scalino, delle storie e dei ritornelli tramandati di generazione in generazione, come i semi antichi, i riti, le tradizioni intrecciate al vivere delle comunità che hanno espresso questa stesura fatta a più voci e giunta sino a noi attraverso lo straordinario setaccio dei dialetti italiani, un patrimonio da riscoprire e far rivivere. Questo è il punto di partenza del maestro Nico Berardi che, nell’ideare questo spettacolo, ha posto come obiettivo il confronto e la contaminazione tra dialetti che si sfidano bonariamente e proficuamente attraverso i dispetti musicali e vocali, una singolar tenzone fatta di accordi semplici, tamburelli, chitarre, zampogne. Protagonista sono Antonio Amato, cantore tra i più apprezzati della musica salentina e l’umbra Lucilla Galeazzi, voce di luminosa bellezza e potenza, accompagnati da La Piccola Orchestra dello Stornello.

 

Dopo l’incontro in Altra Tela tra Salento e Umbria, sul palco in piazza Municipio ci saranno i KAMAFEI con lo spettacolo “Traditional Version”, chiamato in questo modo  perché vuol  essere un omaggio alla tradizione popolare, anche sei ai tradizionali ritmi e strumenti si assoceranno strumenti più tecnologici. Un connubio equilibrato che avrà un unico obiettivo: esaltare la tradizione etnomusicale del Salento. Non mancheranno le contaminazioni con  le melodie spagnole, con le altre culture del Mediterraneo, in un viaggio musicale variegato e travolgente.

PRECONCERTONE, MUSICA DA BARCELLONA E DA AMATRICE

La musica è vita e speranza. Da Barcellona e da Amatrice. Tra i sei gruppi che saliranno sul palco del  Preconcertone di Melpignano del 26 agosto anche  la musica che non dimentica ma che costruisce un pentagramma di speranza e rinascita con Barcelona Gipsy balKan Orchestra e  Ciaramelle, poeti e saltarella di Amatrice, tra le formazione  che nel pomeriggio, a partire dalle 18, si esibiranno durante il preconcertone insieme a Piccola Rondala piccola Orchestra dei migranti ospiti dei centri di accoglienza dell’UnicefTarantula Garganica, Gran  Bal  Dud.   La Barcelona Gipsy balKan Orchestra (BGKO), è una  band di estrazione internazionale, dove le diversità costituiscono non scontro, ma incontro. La BGKO  interpreta  la  musica  tradizionale  dei  Balcani,  dei  gitani  e  degli  ebrei  dell’est Europa con un approccio originale. Le  sonorità  contemporanee,  uniche  e  particolari  della  Barcelona  Gipsy  balKan  Orchestra nascono  dall’esplorazione  instancabile  e  appassionata  dei  timbri  e  delle varietà  della musica  balcanica e  della  tradizione klezmer  e  rom. La  musica  balcanica  è  qui  intesa con  una  vasto  insieme  di  tradizioni  musicali  e  cultura  multietnica,  che supera  i  confini geografici e si nutre ancora di più da tutte le tradizioni che storicamente hanno convissuto in quest’area nel corso dei secoli: aschenaziti, ebrei e sefarditi, gipsy, ottomani, arabi. Il  gruppo  miscela  le  varie  influenze  artistiche  dei  suoi  componenti  ed è  stato  arricchito  e formato ulteriormente dalla scena musicale di Barcellona, dalla musica latino americana alle canzoni tradizionali catalane, italiane, greche, russe e del medio oriente, fino alle sonorità vibranti del jazz, del flamenco, del jazz manouche e della musica rockabilly.  La Barcelona Gipsy balKan Orchestra (BGKO)  è l’evoluzione della Barcelona Gipsy Klezmer Orchestra, un gruppo che nell’arco di tre anni è diventata il punto di riferimento nella scena della  musica  etnica  di  Barcellona  e  che  in  brevissimo  tempo  ha  avuto un  largo  eco internazionale, grazie a vari concerti e tournée per i festival, teatri e le sale da concerti più rappresentative di più di venti paesi diversi.

Nel ventennale de La Notte della Taranta, si è voluto creare un ponte  di musica e solidarietà per collegare  due edizioni della manifestazione, quella passata a quella attuale. Lo scorso anno, infatti,    fu avviata una raccolta fondi per le zone  che pochi giorni prima del Concertone erano state colpite dal terremoto nel Centro Italia. Da qui, la gara di solidarietà attraverso la lunga diretta televisiva su Rai5 e con  le donazioni attraverso i salvadanai allestiti nell’area concerto.

Il preconcertone di quest’anno, vuole ripartire da questo intreccio di storie ed eventi, che  lo scorso anno, in diverso modo sono stati legati indissolubilmente. E lo fa  ospitando sul palco  “Ciaramelle, poeti e saltarella di Amatrice”, con la testimonianza del sindaco di Amatrice Sergio Pirozzi.

Le ciaramelle sono uno strumento arcaico, diverso dalle altre zampogne, sia per la struttura organologica (mancanza di bordone) sia per l’uso di scale musicali pretonali e per un repertorio arcaico che  comprende la sonata per la sposa, l’accompagnamento del canto a terziana o quartina e la saltarella. La poesia improvvisata in ottava rima ha nella zona di Amatrice, tradizionalmente pastorale, una presenza forte e diffusa. Il ballo della saltarella è anch’esso diverso da quelli delle aree  limitrofe  in ragione di una maggiore dinamicità ritmica e virtuosistica e di una struttura a varie fasi.

Aprirà il preconcertone  la piccola Orchestra dei migranti non accompagnati provenienti dai centri di accoglienza Unicef sparsi in Italia, subito dopo sul palco, per raccontare in musica la loro esperienza di vita e per lanciare dal palco un messaggio di speranza.

La Fondazione “La Notte della Taranta” e l’UNICEF Italia promuovono un importante progetto di solidarietà che utilizza la musica - in questa occasione la pizzica – per  “costruire un ponte di dialogo, integrazione, pace” tra i popoli, tra i ragazzi italiani e i tanti ragazzi sperduti in fuga da guerre, violenze e povertà che arrivano nel nostro Paese: per il pre-Concertone verrà presentata una speciale ORCHESTRA composta da ragazzi migranti provenienti da alcuni centri di accoglienza, che ricevono l’aiuto e il sostegno dell’UNICEF. 

La piccola orchestra sarà composta da ragazzi migranti arrivati in Italia; partner dell’UNICEF sono Intersos e diversi enti della rete sociale operante sul territorio nazionale. L’orchestra sarà composta da: Adboulay Sissoko N'Diogou - percussionista – SENEGAL Diabate Toumani - percussionista - COSTA D'AVORIO, Ismael Sow - percussionista – GAMBIA, Azad Lucky - percussionista – NIGERIA, Joël David - pianista - NIGERIA , Lamine Drammeh - trombettista –GAMBIA, Azad Giammaria - chitarrista - ISOLE MAURITIUS,  insieme ad alcuni ,

Subito dopo sarà la volta dei bambini di Piccola ronda, esperienza nata quest’anno a Torrepaduli. Porteranno sul palco allestito nel piazzale antistante l’ex Convento degli Agostiniani, una delle tradizioni più note e significative del Salento, direttamente da Torrepaduli. 40 bambini, dai 4 ai 14 anni, sono stati  i protagonisti del progetto avviato dal Comitato Festa San Rocco di Torrepaduli (LE), Fondazione La Notte della Taranta con la collaborazione del Comune di Ruffano.  Il percorso di formazione  ha puntato alla trasmissione dei codici, dei movimenti e delle regole della  danza scherma che ogni anno richiama nella piazza di San Rocco migliaia di turisti e appassionati della grande festa popolare. Tra i piccoli partecipanti anche 4 bambini ospiti della casa famiglia “La Coccinella” di Ruffano che  hanno avuto la possibilità, attraverso gli appuntamenti settimanali con la danza, di dialogare e giocare con i coetanei. Il maestro Davide Monaco, leader della Compagnia di Scherma salentina,  ha guidato i bambini nella conoscenza della danza dei coltelli. Alla fine del percorso, i bambini e le bambine hanno realizzato in piazza Carmelitani, a Torrepaduli, il 15 agosto la ronda di Danza Scherma di San Rocco. Ora tornano sul palco di Melpignano. 

I suoni della Puglia e del Gargano con Tarantula Garganica. Il concerto  risulta un crocevia di ritmi, sonorità, canti, poesia, balli di una cultura lontana, ma resa inesorabilmente vicina da  nuovi  timbri  e  rapide  aperture  ai  linguaggi  musicali  giovanili. Lo  spettacolo  non  tralascia   mai  il  suono  semplice  e  ancestrale delle  sonorità  popolari  ma  le  cavalca  con  originalità,  fantasia  e carisma  coinvolgendo il pubblico  e trascinandolo  nel  vortice  ipnotico  estasiante,  quasi  dionisiaco della tarantella.  In concerto, il gruppo esprime, nel modo più vicino possibile alla tradizione canora di Monte Sant’Angelo e del Gargano, le sonorità e i ritmi acquisiti, ascoltando dalla voce di anziani che spesso esternavano, in melodie talvolta struggenti, i loro trascorsi e le loro emozioni. Ciò  al  fine  di  tentare  di  tramandare  fedelmente  il patrimonio culturale e folcloristico di cui è venuto in possesso. Insieme a Tarantula Garganica, anche i Cantori di Monte Sant’Angelo a suggellare l’incontro tra nuove generazioni e anziani custodi della tradizione. 

Sarà un viaggio intorno al mondo quello del preconcertone e , sui binari della musica,  si approderà  ai  ritmi e  alle melodie della musica occitana con Gran  Bal  Dub.  Nato  da  un'idea  di Sergio Berardo, storico agit prop della musica occitana con  i Lou Dalfin e innumerevoli altre formazioni,  e  Madaski,  fondatore  degli  Africa  Unite  e  uno  dei  più  grandi  esponenti  della  musica elettronica nella sua versione dub.  Questo  nuovo  gruppo  che  si  avvale  della  partecipazione  di  altri due  giovani  suonatori  emergenti della musica d'Oc, Chiara Cesano (violino) e Roberto Avena (fisarmonica) coniuga, alla luce di una comune propensione al ballo e al movimento, le note della ghironda e degli altri strumenti d'Oc alle suggestioni e i ritmi elettronici di dubstep-dance hall e techno.Gli  storici  suonatori  ambulanti  di  ghironda,  della  cui  opera  Berardo  è  la  naturale  prosecuzione  nel presente,  partendo  dalle  Valle  Occitane  percorsero  le  strade  d'Europa  fino  alla  metà  del  secolo scorso  e  portarono  sulle  piazze  dei  paesi  più  lontani  i  loro  suoni  a  bordone.  Dalla  loro  vicenda musicale emerge un'idea identitaria della cultura d'Oc come strumento di comunicazione e scambio. Musica da contrabbandieri di suoni. E sulla loro scia la ghironda di oggi trova naturale interloquire con  le  sonorità  di  una  realtà,  quella  elettronica,  solo  apparentemente  lontana  dalle  atmosfere  folk delle  Alpi  occidentali.  In  realtà  la  musica  popolare  ha la  forza  di  mettere  in  contatto  forme espressive geograficamente distanti ma nella sostanza simili come spirito e ragione di essere.

NOTTE DELLA TARANTA, SUL PALCO 40 METRI DI LUMINARIE

Saranno le luminarie di MarianoLight ad impreziosire il maestoso palco de La Notte della Taranta e rendere la lunga notte del Concertone di Melpignano una festa popolare aperta a tutti.

Le tradizionali luci che caratterizzano le ricorrenze del Salento sono la scenografia scelta per il ventennale della manifestazione per accogliere il pubblico nella magica atmosfera dei paesi in festa tra luminarie, i suoni dell'Orchestra, le voci che si incontrano. Il palco si fa imponente cassa armonica che ospiterà tutti i musicisti dell’Orchestra popolare de La Notte della Taranta, il Corpo di ballo e gli ospiti del Concertone finale del 26 agosto.  

La struttura realizzata dagli artigiani “maestri paratori” è di forma semicircolare,  gli archi montati sul palco coprono una superficie di 40 metri e raggiungono un’altezza di 14 metri, 19mila lampade a led di colore blu e bianco caldo accenderanno la lunga notte di Melpignano. Il progetto è stato ideato da Lucio Mariano in collaborazione con il regista e coreografo Luciano Cannito.

I colori scelti, luci blu, bianco caldo e bianco freddo riprendono tutta la grafica dell'edizione 2017. Blu come mare e cielo del Salento che si incontrano all'orizzonte. Un orizzonte aperto senza confini e senza chiusure che abbraccia i popoli del Mediterraneo. Anche il tipo di  decorazione delle luminarie è una delle più tradizionali,  al fine di proporre un’atmosfera  suggestiva, ma particolarmente legata alla tradizione di questa terra. Oltre ai telai semicircolari allestiti  sul retro della struttura, sul fronte palco è stata realizzata una cornice, sempre con lampadine a led degli stessi colori che delineerà il palco. L’effetto scenico in questo caso, sarà quello di un quadro  che si apre alla tradizione e che permetterà al pubblico presente nel piazzale antistante l’ex convento degli Agostiniani di immergersi in una tipica festa popolare e nei suoi giochi di luci. Sei tecnici qualificati della storica ditta di luminarie di  Mariano Light,  hanno  realizzato in 11 giorni queste sculture di luci nella sede dell’azienda  a Corigliano d’Otranto.

IL 21 AGOSTO, A CASTRIGNANO DE' GRECI IL PIANISTA SIRIANO CHE SUONA TRA LE MACERIE

L’avvio è alle 21.30 al palazzo baronale De Gualtieris, per  Altra tela che si preannuncia estremamente toccante: Aeham Ahmad, il pianista che ha sfidato la barbarie della guerra con la dolcezza dei suoi tasti, racconterà il dramma della guerra di Siria in un concerto intitolato “Music for hope”, dal nome del suo primo album. La musica “classica”, in stile pienamente occidentale, si unirà in un abbraccio armonioso ai versi e alla melodia del canto arabo. Aeham, classe 1989 e figlio di un violinista non vedente proprietario di un negozio di strumenti musicali, portava il suo pianoforte in strada con un carretto e cantava per la gente stremata dalla fame, dagli jihadisti e dall’assedio delle truppe di Assad. Il giovane è poi diventato noto come "il pianista di Yarmuk", campo profughi palestinese alle porte di Damasco, e la sua storia ha fatto il giro del mondo. Il giorno del suo compleanno i miliziani dell’Isis bruciarono il suo piano, in quanto “haram” (“proibito”): da quel momento, Aeham ha deciso di andar via e percorrere da solo le migliaia di chilometri che separano Damasco da Berlino, a piedi o con mezzi di fortuna. In Germania ha trovato rifugio in un vecchio motel abbandonato che aveva un pianoforte: lì ha ricominciato a suonare e cantare per i bambini che ha vissuto il dramma della guerra la l’esperienza dell’esilio, tenendo concerti e vincendo un premio per l’impegno per i diritti umani.

Dopo questa prima parte dedicata  suggestiva e molto significativa la scena si sposta ai Giardini Unicef dove alle 22.30 per la tappa del Festival itinerante si esibirà Enza Pagliara con Dario Muci voce, Marco Bardoscia al contrabbasso, Dario Congedo alle percussioni, Michele Bianco alla fisarmonica e Adolfo la Volpe alle corde.. Nel nuovo progetto “Finibus Terrae Insimul - Canti e Pizziche del Salento”, l’appassionata rilettura di un corpus di canti dimenticati, appresi dagli anziani cantori salentini, si mescola senza mai snaturarsi a composizioni nuove ispirate alla realtà quotidiana. Il tutto genera un affascinante incontro tra passato e presente. Canti “alla stisa” (ad una o più voci, ma senza l’accompagnamento musicale) e struggenti melodie d’amore, compongono un intreccio sonoro di rara bellezza nel quale perdersi.

NOTTE TARANTA; ROBERTO LICCI OSPITE ORCHESTRA AL CONCERTONE

Sarà ospite dell’Orchestra Popolare La Notte della Taranta, Roberto Licci, che salirà sul palco del Concertone di Melpignano il 26 agosto  per interpretare insieme ai musicisti dell’Orchestra residente  alcuni brani molto noti della tradizione. Voce storica del  Canzoniere Grecanico Salentino, di cui ha fatto parte dal 1973 al 1990, Roberto Licci, uno  degli esponenti più rappresentativi del lavoro di recupero della musica popolare ha provato a Zollino Fimmine, insieme ai musicisti diretti dal maestro Concertatore Raphael Gualazzi.  Licci, uno dei cantanti più famosi del folk revival anni ’70,  interpreterà tre brani della tradizione musicale salentina duettando anche in grico con un ospite internazionale.

“Nel ventennale de La Notte della Taranta, la presenza di Roberto Licci nasce dalla volontà  di creare un anello di congiunzione tra il passato e il presente, partendo da una testimonianza autorevole della riproposta per arrivare al linguaggio delle giovani generazione con i Boomdabash”  ha sottolineato il direttore artistico Daniele Durante.

IL 20 AGOSTO, A MARTIGNANO IL SALENTO INCONTRA LA SARDEGNA

Nuova tappa del festival itinerante La Notte della Taranta che il 20 agosto sbarca a Martignano dove per Altra Tela alle 21.30 saranno tre i gruppi che proporranno il loro spettacolo. Due formazioni arrivano dalla Sardegna e porteranno sul palco allestito in piazzetta Palmieri la tradizione della loro terra. Si tratta  di Fanta Folk,  duo che vede Andrea   Pisu (launeddas) e Vanni Masala (organetto) che  da  alcuni anni  portano  avanti  un  percorso  di sperimentazione  che,  partendo  dagli schemi ritmici dei balli sardi, si apre a diverse influenze  esterne  creando  una musica    coinvolgente    e    dal    forte carattere   personale.   Partendo   dalla matrice       sarda       esplorano con padronanza   le   potenzialità   dei   due strumenti.     Durante i  loro concerti, i due  musicisti si avvalgono  dell'utilizzo di altri strumenti quali percussioni, flauti  e altri  da  loro  ideati  come  la  originalissima  "sweet  trumpet". Sempre Altra tela il testimone subito dopo passerà ad un altro gruppo della tradizione sarda: il Cuncordu  e  Tenore  de  Orosei  è  tra  i  migliori  interpreti  nel  vasto  panorama  delle  musiche  vocali  sarde.

Il  gruppo  esegue  nelle  due  particolari  modalità a  Tenore e a  Cuncordu, i  Gotzos  (canti  della  Passione  di Cristo),  i  balli  tradizionali,  le  serenate  d’amore  e  tutto  il  repertorio  canoro  sacro  e  profano  del  loro paese (Orosei  e  l’unico  paese  in  Sardegna  dove  le  due  modalità  di  canto  non  hanno  conosciuto  interruzioni  nel

tempo). LA chiusura di Altra tela è affidata a La Squadra , formazione proveniente da Genova  composta da 8 canterini genovesi disposti rigorosamente in cerchio. Non utilizza strumenti oltre alla voce. La Squadra si esprime al meglio anche senza il supporto di un’amplificazione nei luoghi dove sussistono condizioni di riverbero naturale  come chiese, oratori, piazzette chiuse e lontane dal traffico, piccoli teatri e altri spazi ove il pubblico può raccogliersi in cerchio (o semicerchio).

 

L’appuntamento a partire dalle 22,30 si sposta in Piazza della Repubblica dove sul palco per la tappa dell’itinerante saliranno gli Alla Bua, gruppo della tradizione etnomusicale salentina nato inizialmente tra le ronde della storica festa di San Rocco a Torrepaduli, nelle notti itineranti del canto pasquale di Santu Lazzaru, nelle tipiche feste delle curti fatte di vino, voci spiegate e incessabili tamburelli. Alla Bua era una locuzione utilizzata dagli anziani del Sud Salento (nelle osterie di Alliste e dintorni) per accompagnare i canti di lavoro o d’amore.

Alla Bua starebbe dunque per altra via, altra cura, altra malattia, medicina alternativa.

E in questo concetto che si concretizza lo spirito e il suono del gruppo.

NOTTE TARANTA: NICOLETTA MANNI, ETOILE DELLA SCALA BALLA LA PIZZICA

La prima ballerina  del Teatro alla Scala di Milano, Nicoletta Manni, ètoile di origini salentine, danzerà sul palco de La Notte della Taranta in occasione del Concertone finale del 26 agosto a Melpignano. L’artista, sarà la protagonista assoluta de “La preghiera delle madri” di Yael Deckelbaum,  brano nato dall’incontro tra l’artista israeliana che sarà quest’anno tra gli ospiti internazionali del Concertone e un gruppo di donne ebree e musulmane che hanno marciato verso Gerusalemme per chiedere la pace. Un messaggio di musica e danza che si leverà da Melpignano per quella che  sarà a tutti gli effetti  una preghiera per la pace.  La prima ballerina, inoltre danzerà su altri  due brani di musica tradizionale arrangiati dal maestro concertatore Raphael Gualazzi, insieme al Corpo di Ballo de La Notte della Taranta 2017, diretto dal coreografo Luciano Cannito. Nicoletta Manni,  nel 2014 ha assistito  al Concertone di Melpignano  e  apprezzato  la bellezza della pizzica. A distanza di tre anni, torna da protagonista sul palco di Melpignano. Nel ventennale della manifestazione, si inaugura un nuovo percorso che segna l’apertura de La Notte della Taranta a tutte le arti. Come avvenuto per la musica, dove ogni anno l’Orchestra ospita artisti provenienti da ogni parte del mondo e da altri generi musicali, anche la danza, si apre alla contaminazione del mondo classico e contemporaneo.

 

Nicoletta Manni: “Ho accolto subito con grande entusiasmo l’invito della Fondazione La Notte della Taranta, a prendere parte a questa manifestazione meravigliosa. Sono orgogliosa di danzare nella mia terra, ma soprattutto sono felice di poter dare il mio contributo e trasmettere attraverso la mia esibizione un messaggio importante: la pace,  tema di   questa edizione del Concertone, particolarmente significativo  in questo momento storico.”

AL VIA I LAVORI PER LA REALIZZAZIONE DEL PALCO DI MELPIGNANO

Sono iniziati i lavori per la costruzione del maestoso palco che quest’anno ospiterà il Concertone finale di Melpignano del 26 agosto. La struttura, sarà ancora più grande rispetto allo scorso anno, circa il 20% in più con un palco di 330 mq. La superficie complessiva  dell’impianto è di 33x19m per un’altezza di 16m. Il palco dove si esibirà l’Orchestra Popolare, il Corpo di ballo  e gli ospiti internazionali, sarà interamente coperto. Il materiale utilizzato è acciaio ferroso per la struttura portante e alluminio per il tetto. Sulle torri laterali saranno installati 200mq di led  per i videowall attraverso i quali saranno proiettate le immagini del Concertone in diretta. 

IL 19 AGOSTO, A SOLETO DUE NUOVI APPUNTAMENTI PER IL FESTIVAL LA NOTTE DELLA TARANTA

Farà tappa a Soleto il 19 agosto il festival itinerante de La Notte della Taranta. Nella cittadina grica il festival raddoppia, con due appuntamenti, oltre alla tappa tradizionale della ragnatela musicale  torna  Altra tela  con il Circolo mandolinistico di San Vito dei Normanni che proporrà Dopobarba, armonie profumate dalle barberie. Il progetto che affonda le proprie radici nel ricco patrimonio musicale legato agli strumenti a plettro, in particolare  il  mandolino  e  la  chitarra.  Risuonavano  le corde  nelle  botteghe  artigiane  di  San  Vito  dei Normanni,  in  melodie  impregnate  di  dopobarba  e  fumo  di sigaretta,  colonna  sonora  di  un’intimità pubblica. Al  suo  primo  lavoro  discografico,  il  Circolo  Mandolinistico  di San Vito dei Normanni propone  un  corpus  sonoro  in  cui  brani antichi della tradizione: operette, serenate e pizziche pizziche, si alternano a composizioni apprese e rubate da suonatori di passaggio o dal giradischi; melodie moderne ma suonate all’antica, arrangiate e interpretate con l’originale tocco alla barbiera.

 

Terminato l’appuntamento di Altra Tela in piazza Garibaldi, si passa poi in una diversa location, largo Osanna:  per  la tappa del festival. Sul palco saliranno Fonarà e Sciacuddhuzzi.

Nasce con l'intento di innalzare un canto FONARA' (tradotto dal grìco: AD ALTA VOCE) in modo che possa giungere alle orecchie di chiunque per risvegliare quel sentimento ancestrale di tradizione che ognuno di noi conserva tra le pieghe dei ricordi . Parole nuove sulle note di quella musica che cantavano i nostri nonni e che ballavano le madri delle nostre madri, quella stessa musica che curava le piaghe delle tarantate oltre che le pene della povera gente.  

A chiudere questa tappa, Sciacuddhuzzi il cui tema del progetto speciale proposto per l’edizione 2017 della Notte della Taranta riguarda la divulgazione della pizzica salentina oltre che come fenomeno coreutico, come vero e proprio stile musicale. Gli Sciacuddhuzzi in collaborazione con l’Associazione Culturale “Francesco Marco Attanasi”, hanno realizzato un  corso  di  tamburello per  bambini ed hanno in cantiere l’attuazione di un corso di teoria musicale della pizzica per bambini con  lo scopo di insegnare ma allo stesso tempo di mantenere salda la tradizione popolare del Salento.

IL 18 AGOSTO, IL FESTIVAL LA NOTTE DELLA TARANTA FA TAPPA A SOGLIANO CAVOUR

Da Carpignano Salentino a Sogliano Cavour. Nuova tappa nella Grecìa Salentina per il festival itinerante de La Notte della Taranta. Alle 22.30 è previsto l’inizio dello spettacolo in Piazza Falcone Borsellino. I primi a salire sul palco saranno i Petrameridie, che utilizzano danza e musica in una fusione di emozioni che riportano al ricordo ancestrale del Salento.

Sonorità etniche, atmosfere della tradizione popolare della Puglia meridionale e moderni arrangiamenti: si presenta  in questo modo la formazione nel nuovo progetto nato dall’incontro di musicisti, cantori, danzatori e ricercatori provenienti sia da diverse aree geografiche della Puglia che da differenti esperienze musicali.

Ne scaturisce un suono unico, dai tratti decisi, che riesce a render nuovo ogni brano tradizionale mantenendo al contempo intatta la sua radice identitaria.

E’ carattere del progetto nonché dei suoi singoli componenti il dialogare col linguaggio dei suoni e della danza, ognuno col proprio timbro, creando di volta in volta intensi momenti strumentali, coinvolgenti interventi di danza tradizionale e accorti brani polivocali, immersi in un’eterogeneità mai scontata e sempre accattivante.

A chiudere la serata sarà Stella Grande, realtà artistica e musicale ormai consolidata, progetto che coniuga  la tradizione popolare con una poesia attuale e passionale. Gli strumenti utilizzati dalla cantante, sono un grande coinvolgimento ritmico ed emotivo, una spiccata teatralità, una intensa interpretazione.

Lo spettacolo a cui l’artista dà vita, è frutto di una sapiente

alchimia, tra tradizione popolare salentina e ritmi più contemporanei, tra canzoni che possono essere considerate dei classici e pezzi che trattano problematiche attuali. Il suo ultimo lavoro discografico “Pizzica RRaggiata", ne è la conferma.

IL 17 AGOSTO, A CARPIGNANO SALENTINO IL SALENTO INCONTRA LE MARCHE

La ragnatela musicale de La Notte della Taranta, il 17 agosto fa tappa a Carpignano Salentino. Dopo Galatina, l’itinerante torna nella Grecìa Salentina dove gli appuntamenti sono due: uno nell’ambito di Altra Tela con Dario Muci e Quartetto Cluster in “Concerto per barberia e quartetto d’archi”;  alle 22.30 invece la tappa festival vedrà sul palco gli Officina Zoè insieme a Lu Trainanà musica inagibile dalle Marche.

Come di consueto, l’orario di inizio per gli eventi di Altra Tela è alle 21.30.

Si inizia con DARIO MUCI E QUARTETTO CLUSTER CONCERTO PER BARBERIA E QUARTETTO D’ ARCHI. Per questo progetto speciale, ai brani strumentali propriamente da salone, si é voluto affiancare alcuni brani cantati inediti e poco conosciuti, interpretati assieme al Quartetto Cluster, al maestro Antonio Calsolaro, Massimiliano de Marco e Vito de Lorenzi. Con questo lavoro di ricerca, Dario Muci porta in scena le atmosfere tipiche del Salento sino alla metà degli anni ’50.  Molti barbieri, infatti, erano anche musicisti e il salone un importante luogo di musica. Negli intervalli dal loro lavoro svolgevano attività musicale e didattica e i migliori maestri formavano gruppi strumentali in grado di eseguire brani classici di vario tipo (valzer, mazurche,barcarole). 

Per la tappa del festival  il Salento di Officina Zoè incontra le Marche , la musica così diventa il punto d’incontro e di forza. Officina Zoè nasce nella primavera del 1993 e da  subito diventa  un punto di riferimento nel movimento di rinascita della tradizione musicale salentina, tra i gruppi  più rappresentativi del lavoro di recupero. L’elemento di forza del gruppo è la ricerca costante della trance e della ciclicità insita nel ritmo arcano dei tamburelli e intrisa di minimalismo nella musica e nel canto: ciò ha reso possibile,col tempo, la realizzazione di nuove composizioni musicali che cantano e raccontano il mondo di oggi, ma profondamente ancorate e rispettose della filologia e del linguaggio della tradizione.

Un lavoro di recupero unito alla passione per la musica accomuna Officina Zoè e Lu Trainanà, un progetto che punta alla riscoperta ed alla rivalutazione della tradizione musicale marchigiana, propria dell’ epoca contadina e che sarà insieme alla formazione salentina sul palco dell’itinerante.  Il repertorio di questo gruppo che  sarà con Officina Zoè è fortemente legato alla tradizione montana dell’Italia centrale e del Mediterraneo.

16 AGOSTO 2017: A GALATINA TORNA L’ORCHESTRA POPOLARE DE LA NOTTE DELLA TARANTA

Il 16 agosto il festival itinerante fa tappa a Galatina, città che da sempre nutre un legame profondo col tarantismo.

 

Per Altra Tela, in piazzetta Raimondello Orsini, si esibirà la voce storica della musica popolare salentina Roberto Licci insieme a Marco Poeta in "Mia spitta no coraçao", spettacolo che unisce grico salentino e fado portoghese. Il concerto crea un sodalizio tra le note della guitarra portuguesa di Marco Poeta, vero e proprio maestro del fado, e Roberto Licci, voce storica della tradizione grico-salentina, leader dei Ghetonìa. Un concerto unico nel suo genere, che unisce, creando una vera e propria alchimia magica, piena di sentimento e di colori, il rosso della terra salentina e la forza dei suoi ulivi secolari con la variegata tradizione del fado portoghese. Il cast artistico vede protagonisti Adriana Taborro al basso acustico, Marco Poeta alla guitarra portuguesa, Maurizio Scocco alla chitarra acustica, Roberto Licci alla voce e Adela, voce fadista come special guest della serata.

 

Al termine di Altra Tela, alle 22.30 sul palco allestito in piazza Dante Alighieri si esibirà l’Orchestra Popolare La Notte della Taranta, composta da musicisti e interpreti della tradizione musicale salentina che hanno interagito nel corso di 20 anni con decine di artisti provenienti da diverse esperienze e territori musicali del pianeta. Protagonista del Concertone di Melpignano, l’Orchestra è attualmente impegnata nel tour estivo nei principali festival italiani e nelle feste popolari di Puglia.

 

La formazione che sarà presente a Galatina vedrà: ANTONIO AMATO, voce e tamburello, GIUSEPPE ASTORE, violino, ROBERTO CHIGA, tamburello, ROBERTO GEMMA, fisarmonica, NICO BERARDI, fiati, ATTILIO TURRISI, chitarra battente, ALESSANDRO MONTEDURO, percussioni, ANTONIO MARRA, batteria, GIANLUCA LONGO, mandola,DANIELE DURANTE, chitarra, ENZA PAGLIARA, voce e tamburello. Alla danza ci saranno LAURA BOCCADAMO e ANDREA CARACUTA.

“Galatina è nota per essere la patria del tarantismo ed è ormai una tradizione per la città ospitare una tappa de La Notte della Taranta. Questo è uno degli eventi  più significativi dell'estate che porterà nel nostro comune più di 5000 persone.  SI tratta indubbiamente di una manifestazione importante perché capace di coniugare perfettamente le tradizioni del nostro territorio e un  considerevole lavoro di recupero con una altrettanto fondamentale  impatto economico sul nostro territorio”, ha affermato il sindaco di Galatina Marcello Amante.

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Fondazione la Notte della Taranta

Sede Legale: Piazza A. Avantaggiato, 2 (Municipio)
Sede Operativa: Via della Libertà, 66 (Ex Convento dei Padri Agostiniani)
73020 Melpignano (LE)
Tel: 0836439008